MidJay: il Player con l’Arranger dentro.

Nella puntata di oggi vi parlerò di un prodotto a me caro che conosco molto bene: il Ketron MidJay.
La macchina, progettata a partire dai primi anni 2000 e sviluppata negli anni a seguire, è essenzialmente un Player “da palco” per la riproduzione di basi MIDI e Audio, che include tuttavia anche una sezione Arranger professionale dal grande sound e dalle molteplici funzionalità.

Ad oltre 20 anni dalla sua realizzazione, l’impatto sonoro della sua sezione di accompagnamento è ancora molto fresca e attuale. Se volete sentire come suona, guardate il seguente video in cui Marcello Colò esegue alcuni dei suoi styles interni, mentre se volete avere una descrizione delle caratteristiche e dei personaggi legati a questo progetto, vi consiglio di leggere l’ottimo articolo del nostro amico Renato Restagno e l’articolo correlato di SM a firma Riccardo Gerbi

La GENESI.

Il MidJay Nasce da un’idea semplice: avere un dispositivo piccolo facilmente trasportabile, con il quale “sparare a raffica” song e brani audio senza alcuna interruzione.
I primi anni 2000 erano gli anni in cui si iniziavano ad essere disponibili le prime DAW su PC con le quali si potevano creare basi mixando loop audio e MIDI e con la successiva possibilità di poterle salvarle in formato Wave o nell’emergente Mp3, che stava pian piano sempre più prendendo piede nel mondo della musica. A questo punto serviva un dispositivo che potesse ospitare al suo interno migliaia di brani per poterli riprodurre in modo istantaneo e senza alcuna interruzione tra l’uno e l’altro: il Ketron MidJay.
Sul mercato erano già presenti dei lettori che riproducevano i file Mp3 (ricordo ad esempio il Galileo della Viscount) ma nessuno aveva la possibilità di memorizzare in maniera massiva grandi quantità di dati con una tale rapidità richiesta nella selezione e riproduzione dei brani.

La Style Bar del MidJay

La nuova piattaforma, basata su un nuovo processore R.I.S.C. della NEC, che stavo sviluppando per la KETRON, permetteva l’acquisizione dati dalle periferiche esterne in modo estremamente massivo e veloce e fu presto chiaro che si sarebbe prestata alla realizzazione di un simile progetto con ottimi risultati.
Dovete pensare che, ai tempi, la tecnologia utilizzata negli strumenti musicali disponibili sul mercato accedeva ai dati memorizzati sui floppy disk, leggendoli a blocchi di poche centinaia di byte alla volta, e che nessuna tastiera o dispositivo era provvisto di porte USB o di altre interfacce veloci per lo scambio dei dati.

Vista del Dial e delle frecce di navigazione inserite per la prima volta in un prodotto KETRON


La possibilità di accedere tramite DMA a megabyte e megabyte di dati a velocità elevata e lo sviluppo delle nuove interfacce USB con le quali collegare il dispositivo al PC e scambiare dati in modo quasi istantaneo, sembrava una vera a propria rivoluzione.
Il progetto prese forma e una volta quasi giunti al termine, la direzione decise di integrare anche una sezione Arranger per dare la possibilità alla macchina di aggredire anche questa porzione di mercato.
Ricordo addirittura che il lay-out del pannello era stato già deciso e la richiesta di aggiungere anche la sezione styles ci costrinse a fare dei cambiamenti e ad adattare alcune schermate del display.

La macchina disponeva di 163 styles residenti in memoria flash ognuno dei quali con 3 Intro, 4 variazioni, Fill, Break e 3 Ending. Un numero pressoché illimitato di styles potevano essere salvati e ricaricati dal disco interno.

Erano inoltre disponibili preset per la mano destra, ognuno dei quali composto da un massimo di 4 differenti voci e di un numero pressoché illimitato di Registration direttamente salvabili nel disco interno.
Per la prima volta le Registration erano dei file omni-comprensivi nel senso che contenevano al proprio interno tutte le risorse; in altre parole, era possibile salvare un differente style in ogni singola Registration permettendo la creazione di banchi facilmente scambiabili e distribuibili.

I DJ Loop

Oltre al Player, alla sezione suoni per la mano destra e degli styles, nel MidJay era presente una “curiosa” sezione denominata DJLoop.
Si trattava di una serie di loop audio che potevano essere organizzati in un unico file e che potevano essere mandati in riproduzione ciclica o concatenata in base alle impostazioni dell’utente.
La cosa “simpatica” è che chiunque poteva realizzarne uno (era disponibile un software su PC per la loro compilazione) e non vi erano limiti nella larghezza dei loop audio o altri particolari vincoli.
Ricordo che l’idea di base per questa funzione mi venne dopo una chiacchierata avuta con alcuni sviluppatori, che lavoravano per una nota azienda di software per PC ad una fiera di strumenti musicali. Parlando con loro e discutendo delle modalità con cui alcune DAW gestivano i Cue Point, mi si accese una lampadina e una volta tornato in azienda iniziai una implementazione che nel giro di qualche settimana portò alla nascita dei DJLoop.
In effetti nel lettore questi strani oggetti non sembravano aver tanto senso, ma erano il seme per lo sviluppo futuro degli Audio Drum e degli User Audio Drum, che sono stati il punto di forza dei progetti Audya e degli arranger seguenti.

Lunga vita al MidJay!

Vista laterale in cui si notano gli ingressi audio per l’HD recording ed il connettore per la pedaliera.

Il MidJay fu presentato al pubblico per la prima volta alla fiera di Rimini degli strumenti musicali del 2002 e si capì subito che sarebbe stato un gran bel successo!
Ricordo ancora che l’azienda mi chiese di presentare personalmente il prodotto e che passai l’intera fiera a parlare a far sentire il dispositivo senza mai fermarmi.
L’amministratore delegato dopo il secondo giorno di demo, mi procurò un microfono lavallière perché avevo praticamente finito la voce non riuscivo più parlare con le decine e decine di persone che venivano a vedere il prodotto.
Il MidJay è rimasto in catalogo per quasi venti anni e la sua produzione è stata fermata solamente qualche anno fa.
Negli anni ha vinto molti premi e riconoscimenti tra cui alcuni tra i più importanti del continente Europeo.

Cerimonia di premiazione come migliore strumento dell’anno.

Nel video seguente Marcello Colo esegue alcuni brano con i suoni e gli style interni dello strumento.

Il Cuore tecnologico.

Il MidJay ha una generazione sonora basata su Wave Table che utilizza un chip della DREAM disponibile agli inizi degli anni 2000: il SAM 9707.

La generazione sonora del MidJay

La Wave Table (nella prima versione) derivava dalle tastiere e dai moduli della serie XD con alcune aggiunte ad hoc fatte per l’occasione. La realizzazione di un firmware speciale permetteva la riproduzione simultanea di 4 flussi audio streaming che vennero usati per riprodurre i file audio e i DJLoop disponibili nella macchina.

Porzione della generazione sonora basata su SMA9707

Il resto dell’architettura Hardware prevede una CPU della NEC e una FPGA (un chip di logica programmabile) che svolge tutte le funzionalità di sincronizzazione e di accesso condiviso alle varie periferiche, liberando risorse per la CPU principale.

LA CPU principale del MidJay

Il dispositivo include un classico Floppy Disk e un HD IDE da 3.5 pollici direttamente interfacciato con la CPU principale.

Schema a blocchi della macchina
La scheda di alimentazione interna del dispositivo.

Esistono due versioni della scheda di alimentazione, quella in cui si vede il relè blu è la seconda prodotta ed include una protezione contro sovratensioni ed inversione di polarità; cose che non erano state previste nella primissima serie.

Alcuni difetti ricorrenti.

Con il passare degli anni (considerate che sono macchine che hanno quasi 20 anni) può succedere che i file Mp3 non si sentano più bene. A volte i connettori dei segnali audio si ossidano e non permettono più il passaggio del segnale. In questi casi potete tentare di rimuoverli e pulirli attentamente con uno spray adatto ai contatti elettrici. In molti casi questa semplice manutenzione permette il ripristino delle sue funzionalità.
Se dopo aver fatto questa prova la situazione non migliora, vi consiglio di portalo da un tecnico autorizzato.

Connettori da pulire nel caso l’audio non sia più ottimale

Un altro difetto ricorrente è il malfunzionamento dell’Hard Disk. Essendo un apparecchio elettro-meccanico con il passare del tempo i motori interni smettono di funzionare e la macchina stenta ad avviarsi o mostra dei messaggi di errori sul display. In questo caso si può sostituire l’HD magari con uno a stato solido.

In questo blog trovate molti articoli sul MidJay, sia per la sua gestione che per tentare di risolvere alcuni sui problemi.
Vi riporto di seguito i più interessanti:

Come controllare l’arranger del MidJay da una tastiera USB.

Come formattare il Disco del MidJay.

MidJay Scan Disk

MidJay – HardDisk Recording 

Ketron MidJay – Play Mode 


Personalmente per problemi o per consigli vi suggerisco sempre di rivolgervi all’assistenza specializzata o direttamente alla fabbrica visto che parlano la nostra stessa lingua.

5 pensieri su “MidJay: il Player con l’Arranger dentro.

  1. Pingback: Arranger Legacy | Ketron Midjay | Tastiere arranger

  2. Grazie mille per l’interessante articolo che mi aiuta a capire meglio le enormi potenzialita’ di questo strumento . Ora sto passando dal vecchio midi j plus al SD40 ma nel frattempo la tecnologia midi e’ cambiata e molte tastiere non hanno piu le prese rotonde din midi , per esempio nel casio px1100 che uso perche’ leggero e facile da trasportare , c’e’ una presa usb tipo A ed una usb tipo B con una chiavetta BT10 per la trasmissione wireless – blutooth di segnali audio e midi al cellulare , ma non capisco come collegarlo al sd40 . potrebbero funzionare dei cavi usb-midi ? o trasmettitori midi wireless ? che potrebbero anche servirmi pe rcollegarlo alla v accordion roland f4x ?

    Ti ringrazio per le informazioni e per l’attenzione

    Cordiali saluti

    Piergiorgio

    • Chiedi a Ketron per sicurezza ma credo che l’SD40 possa gestire una tasteira esterna USB.
      Nel caso ti basterebbe collegare la presa USB alle porte laterali dell’ SD40.
      Onestamente non conosco SD40 ma penso che sia possibile.

  3. gentile sig.Giorgio posseggo un midjay base comprato usato ed aggiornato all’ultima release , i file midi si sentono proprio male, su uno scalcione di pc con xp vanno meglio, le chiedo, sarebbe possibile tornare al primo sistema operativo per vedere come si comporta? grazie anticipatamente

    • Salve, il firmware dello strumento no ha effetto sulla qualità dei midifile e sulla wave table interna che non può essere riscritta e/o modificata.
      Non credo, quindi, che un downgrade del software le farà migliorare le cose.
      Inoltre mi sembra veramente strano che i “midifile” suonino meglio in un PC che nel MidJay.
      Ha provato ad esempio ad utilizare dei midifile “professionali” magari comprati da un produttore ufficiale?
      Magari il problema è da ricercare in come questi midifile sono stati programmati.

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