Due chiacchiere con Marco Bacchetta.

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Marco Bacchetta è un giovane musicista professionista che da molti anni lavora e si esibisce nei locali e nei piano bar europei e non solo.
Ho avuto modo di conoscere Marco diversi anni fa quando, da cliente Midjay, veniva alle fiere e chiedeva informazioni e trucchi per migliorare le proprie performance e la propria conoscenza dello strumento.
Non vi nascondo, che alcune delle funzioni e delle soluzioni presenti su questa macchina vengono da sue richiese e suoi suggerimenti. Nel corso degli anni, la collaborazione con Marco, si è via via fatta più intensa sino al punto, che oggi, la direzione della Ketron lo chiama per presentare i propri prodotti ed i propri strumenti agli eventi demo e alle fiere di settore. Ho pensato che fosse interessante rivolgergli alcune domande e condividere con i lettori di questo blog le sue risposte.
Ecco a voi la trascrizione di questa piacevole chiacchierata:

G.M.Ciao Marco. Grazie della disponibilità per questa intervista a beneficio dei lettori del mio blog e degli appassionati di strumenti musicali in genere.
Iniziamo con una domanda classica quasi di rito:
Come hai iniziato e da quanti anni eserciti la tua attività di musicista professionista?

M.B.– Ho iniziato gli studi a 8 anni sull’Electone e a 14 le serate e gli spettacoli; ad oggi sono già passati già 24 anni ma sembra che il tempo sia veramente volato!

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L’Arranger Open Source

programamtoreRicevo molto spesso richieste di consigli e suggerimenti da persone che in un modo o nell’altro vorrebbero realizzare dei software o delle applicazioni in ambito musicale.
Alcuni lettori mi chiedono dei semplici consigli, altri chiedono funzioni specifiche e più sofisticate, altri ancora si spingono oltre il limite non valicabile del segreto professionale al quale ovviamente sono legato e per il quale non posso spiegare “come funziona internamente” quel software o quella macchina nella quale negli anni ho avuto occasione di lavorare.
In questa ultima categoria ricadono tutte le richieste di aiuto e suggerimenti che riguardano il mondo degli arranger e delle macchine d’accompagnamento automatiche.
Sembrerà curioso, ma sembra che in giro per il mondo vi siano diverse persone e diverse realtà interessate a realizzare applicazioni software di questo tipo.
Personalmente ritengo che tali richieste o tali fantasie ( quelle di realizzare un arranger appunto) siano legate principalmente alla non conoscenza approfondita della materia; molto spesso chi avanza tali richieste pensa che sia sufficiente realizzare un buon software per costruire e mettere sul mercato un super arranger e sfortunatamente  non hanno la minima cognizione del lavoro, della fatica e delle professionalità che debbono essere presenti dietro un progetto di questo tipo.
Un buon arranger è costituito si da un buon programma software, ma è anche indispensabile disporre di una generazione sonora di qualità, di una programmazione maniacale e certosina degli accompagnamenti e delle parti musicali, di una struttura hardware e software in grado di operare anche nella peggior situazione possibile e sempre pronta a reagire alle richieste e agli interventi dell’utente.
In ogni caso per venire incontro alle richieste di alcuni lettori del blog e grazie ad una segnalazione di un mio amico, ho trovato un software Open Source che emula un arranger.
Visto che questo programma è di pubblico dominio, la sua analisi e  la sua “divulgazione” non viola alcuna regola di riservatezza.
Nelle pagine che seguenti mostrerò come poter compilare, debugare, questo software; queste due fasi sono attività sono infatti indispensabili se si vuole cercare di analizzare e capire il funzionamento.

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