AI, Ultima Frontiera.

L’interesse per l’intelligenza artificiale sta crescendo rapidamente in tutto il mondo e non passa giorno senza nuovi annunci o nuove sensazionali novità relative a questo nuovo comparto.
Secondo un rapporto dell’Osservatorio Artificial Intelligence, il crescente interesse delle aziende pubbliche e private verso le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie dell’Artificial Intelligence (AI) è destinato a crescere ed i nuovi progetti che si basano su di essa, avranno sicuramente un impatto significativo sulle nostre vite.

L’AI rappresenta il futuro di tutti i processi decisionali complessi e l’idea di creare un computer in grado di pensare e agire come gli esseri umani non sembra mai essere stato così a portata di mano.

Esistono infatti applicazioni AI veramente strabilianti; tramite le applicazioni di intelligenza artificiale è possibile ad esempio creare immagini, generare intere canzoni, video musicali, oppure scrivere e redigere interi testi e trattati in maniera completamente automatica.

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Shortage tecnologico e guerra in Europa: mix letale!

A seguito della pandemia e dei recenti scontri tra Russia ed Ucraina continua in maniera costante e senza segnali di miglioramento, la carenza di chip e dei componenti elettronici.
I prezzi hanno raggiunto quotazioni mai viste sin ora, ed i fornitori di CPU, riscontrano enormi difficoltà nel produrre e consegnare i loro dispositivi elettronici.
Gli eventi bellici in Ucraina peggioreranno notevolmente l’attuale situazione ed il nervosismo tra gli operatori del settore cresce di giorno in giorno.
La recente decisione di chiudere lo spazio aereo Russo allungherà ulteriormente i tempi di consegna, che già, per alcuni produttori storici come ST, NXP e Microchip, superano ad oggi le 50 settimane. Tutte le compagnie aeree che voleranno tra l’ Europa e l’Asia, dovranno percorrere tratte più lunghe con maggiore consumo di carburante ( già notevolmente più oneroso) con una inevitabile maggiorazione dei relativi costi.
Si parla quindi di ordinare una cosa oggi, per averla (forse) tra più di un anno e senza sapere esattamente a quale prezzo!

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Colloquio di lavoro: consigli e riflessioni.

Nello svolgere il mio lavoro di Project Manager, ho dovuto valutare Curriculum Vitae di aspiranti candidati in cerca di lavoro o di una nuova opportunità di crescita.

Pur non essendo il sottoscritto un consulente o un esperto di “recluting”, vorrei dare alcuni suggerenti ai vari ragazzi che scrivo e sottopongono il propio CV ad un’azienda in cerca di personale.

La prima cosa da tenere sempre a mente è che, il curriculum vitae, rappresenta il primo elemento con il quale ci si presenta ad un nostro potenziale datore di lavoro e la sua stesura va fatta con attenzione, onestà e anche con quale piccolo elemento di furbizia.

Senza soffermarsi troppo sulle regole base del tipo:

– Non commettere errori grammaticali nella stesura del testo
– Assicurarsi che le date riportate siano esatte
– Farlo leggere a terze persone per avere un feedback su quanto esso risulti chiaro ed immediato
e tutte le altre che potete trovare e leggere in rete,
vi consiglio di fare attenzione al alcune piccole cose che a mio avviso possono essere importanti.

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Shortage tecnologico: la tempesta perfetta.

Il mondo sta vivendo la peggior crisi e carenza di dispositivi elettronici di tutti i tempi.
Oggi è quasi impossibile reperire sul mercato semi conduttori e microprocessori e la situazione peggiora di giorno in giorno senza alcuna previsione di miglioramento.

Moltissime aziende non dispongono dei componenti elettronici necessari ad assemblare i loro dispositivi e tali carenze e strozzature nella catena di produzione si potrebbero trascinare fino al 2023.

Tra gli operatori del settore serpeggia l’idea che siamo difronte d una apocalisse e forse lo è veramente.

Il problema è principalmente dovuto alla domanda crescente di microprocessori e componenti elettronici del comparto automotive (vitali per il settore delle auto elettriche), all’utilizzo e quindi alla corsa all’acquisto da parte della popolazione mondale di smarthone, pc e tablet e alla limitata capacità produttiva (globalmente si dispone solamente ad alcuni plant localizzati principalmente in Asia) delle fabbriche di silicio e degli altri semiconduttori necessari alla realizzazione dei componenti elettronici.
Insomma, una tempesta quasi perfetta.

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5G alla portata di tutti!

L’evoluzione tecnologica ha messo a disposizione dei progettisti e degli sviluppatori, dispositivi e chip-set sempre più compatti e dalle prestazioni estremamente evolute.
Funzionalità evolute come il live streaming o il processing delle immagini in tempo reale erano sino a qualche tempo fa impossibili da realizzare in apparecchi non professionali o non particolarmente “carrozzati”.
Oggi esse possono essere implementate anche in dispostivi IOT di fascia media grazie alle crescenti potenze di calcolo disponibile nei processori moderni e alla connettività di corto che lungo raggio sempre più performante ed efficiente.

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“AI” e processori intelligenti.

Le modalità di progettazione dei dispositivi embedded e apparecchiature per l’IOT ha visto negli ultimi anni una profonda e radicale rivoluzione dovuta principalmente alla comparsa sul mercato di una serie di fenomenali moduli “Smart” che hanno permesso la progettazione e la successiva realizzazione di apparecchiature estremamente complesse, in modo relativamente semplice ed immediato.
Utilizzando questi nuovi dispositivi, è possibile progettare e realizzare un proprio smartphone, un tablet o un computer industriale provvisto di ampio display grafico, interfaccia SD card, fotocamera, USB, WiFi, connessione LTE e tanto altro, in modo veloce e ad un costo relativamente contenuto.
Android è il sistema operatovo di riferimento, ma esistono anche implementazioni e moduli che consentono di lavorare con Linux o altri sistemi operativi evoluti.

La progettazione classica, quella che prevedeva di partire dalla scelta della CPU, la selezione delle periferiche per le connessioni e comunicazione a corto e a lungo raggio per poi passere alla selezione ed integrazione delle interfacce e porte esterne, sembra essere oramai soppiantata dall’arrivo di questi nuovi moduli integrati in cui tutto è già compreso e funzionante.

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Operazione memoria: Museo del Synth Marchigiano

Venerdì 20 Ottobre è stato inaugurato a Macerata il Museo del Synth Marchigiano (e italiano) ed ovviamente io, da vecchio appassionato del settore, non potevo certo mancare.
Nella bella location messa a disposizione dal Comune di Macerata, l’infaticabile Paolo Bragaglia ed il suo team, ha realizzato un’attenta e ricca esposizione che raccoglie tanti strumenti musicali elettronici del passato prodotti nella nostra regione.

Tra i tanti modelli esposti troviamo il mitico Compact Duo della Farfisa, molti modelli della Crumar tra cui il synth DS2 ma, anche pezzi unici e rari come l’ELKA Syntex o la Eko Computer Rhythm.

Organo Farfisa con il quale hanno suonato gruppi come i Pink Floyd, i Beatles e tanti altri.

 

Si tratta principalmente di un’operazione per tenere viva la memoria sull’oramai compianto “distretto musicale” che a cavallo degli anni 60 e 70 vide nascere, crescere e purtroppo anche morire, decine e decine di aziende e marchi rimasti nel cuore e nella storia di molti musicisti ed appassionati.

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Next step!

Foto GiorgioCi sono scelte che iniziano a far male sin da quando ti sovviene la prima idea di doverle fare e che, per quanto ti sforzi di trovare un modo per rimandarle o per aggirarle, alla fine vanno fatte ed affrontate con decisione e fermezza.
Dopo tanti anni di lavoro nel mondo degli strumenti musicali, ho deciso di cambiare rotta e passare oltre. Ho deciso di iniziare un nuovo lavoro che, anche se sempre legato alla mia professione d’Ingegnere, opera in un settore molto diverso da quello nel quale ho lavorato in questi ultimi 15 anni.
E’ chiaro che con questa decisione non lascio solo “un lavoro” ma, abbandono una passione, un’interesse che nasce da lontano e da quando, ancora ragazzo, giocavo con i synth e le prime macchine dotate di accompagnamenti automatici, con i primi computer ed i primi Pc che generavano suoni e sequenze MIDI e passavo i miei pomeriggi a pensare come poter fare “quella cosa o quell’altra”.
Certo non è stato facile accettare l’idea di dover cambiare un’attività professionale  che univa “passione e professione” ma, per chi come me non è più ne tanto giovane ma neanche troppo vecchio, l’orizzonte e le prospettive per gli anni futuri non potevano essere più trascurate. Una decisione doveva essere presa; una decisione che non doveva significare l’abbandono del proprio paese (strada che più volte mi è stata suggerita ed offerta dai molti amici che comunque ringrazio), che doveva essere un nuovo stimolo per la mia professione ma sopratutto perche’ volevo riprendere in mano il mio destino e decidere in prima persona dove e con chi andare. Continua a leggere

Musikmesse 2015

messe_frontAnche per quest’anno l’ormai consolidato appuntamento in terra germanica si è concluso.
Il sottoscritto ha partecipato come consuetudine in qualità di KETRON-MAN e come al solito è stata l’ennesima bella esperienza.

L’evento si è tenuto come al solito, presso il centro fiere di Francoforte, che pur essendo al centro della città, grazie alla viabilità studiata con criterio ed efficacia e grazie ai mezzi di trasporto (metropolitane, treni, tram) è possibile raggiungerla in modo semplice e rapido senza il pericolo di incappare nelle code interminabili o gli ingorghi giganti che in più di una occasione mi è capitato di vedere nei nostri centri fiere nazionali.

Come ovviamente i miei lettori sapranno, non mi piace parlare sulle pagine del mio blog dei prodotti su cui ho lavorato, non mi fate domande sulla nuova SD7 per intenderci, per questo genere di discussioni ci sono i canali ufficiali dell’azienda ma ho piacere nel condividere e raccontare le cose che più mi hanno incuriosito ed interessato.
L’evento ha visto da un lato la presentazione di alcune nuove ed interessanti idee nell’ambito della tecnologia, il più delle volte presentate da piccole start-up o aziende nate da poco, mentre le grandi compagnie e le storiche aziende sino ad oggi leader nel comparto degli strumenti musicali elettronici (arranger, piani digitali, strumenti musicali in genere) sembrano essere ferme ad aspettare che qualcosa succeda per ripartire e sfornare nuovi progetti e nuove idee.

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Due chiacchiere con Marco Bacchetta.

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Marco Bacchetta è un giovane musicista professionista che da molti anni lavora e si esibisce nei locali e nei piano bar europei e non solo.
Ho avuto modo di conoscere Marco diversi anni fa quando, da cliente Midjay, veniva alle fiere e chiedeva informazioni e trucchi per migliorare le proprie performance e la propria conoscenza dello strumento.
Non vi nascondo, che alcune delle funzioni e delle soluzioni presenti su questa macchina vengono da sue richiese e suoi suggerimenti. Nel corso degli anni, la collaborazione con Marco, si è via via fatta più intensa sino al punto, che oggi, la direzione della Ketron lo chiama per presentare i propri prodotti ed i propri strumenti agli eventi demo e alle fiere di settore. Ho pensato che fosse interessante rivolgergli alcune domande e condividere con i lettori di questo blog le sue risposte.
Ecco a voi la trascrizione di questa piacevole chiacchierata:

G.M.Ciao Marco. Grazie della disponibilità per questa intervista a beneficio dei lettori del mio blog e degli appassionati di strumenti musicali in genere.
Iniziamo con una domanda classica quasi di rito:
Come hai iniziato e da quanti anni eserciti la tua attività di musicista professionista?

M.B.– Ho iniziato gli studi a 8 anni sull’Electone e a 14 le serate e gli spettacoli; ad oggi sono già passati già 24 anni ma sembra che il tempo sia veramente volato!

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